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Lezione 24

Elenco delle lezioni di lettura musicale pubblicate

Elementi

Il simbolo del tempo, che è solitamente una frazione, definisce il contenuto di ogni misura. Si trova sempre, senza eccezioni, all'inizio della partitura musicale e talvolta all'interno della partitura quando siano presenti cambi durante l'esecuzione.

Nella seconda lezione abbiamo definito pulsazione il battito regolare che possiamo percepire nella maggior parte della musica. Finora abbiamo indicato la pulsazione con il valore di un quarto, ma la pulsazione può essere indicata anche con un valore diverso: il numeratore della frazione indica la quantità di pulsazioni in una misura, il denominatore ne specifica il valore.
tempi 1
Nei testi scolastici si usa a volte scrivere direttamente la nota al posto del denominatore:
tempi 2

Nei tempi semplici la pulsazione (unità di tempo) si divide in due valori (suddivisioni):
suddivisioni

Si tratta in pratica di una diversa scala di rappresentazione: l'esecuzione delle misure in due quarti e in due metà non presenta differenze ritmiche. Rimandiamo ad un momento successivo la spiegazione delle motivazioni che portano a scegliere un modo di scrivere piuttosto che l'altro.

Anche le suddivisioni possono essere divise in valori inferiori: nel tempo 2/2 avremo due quartine di ottavi in una misura, nel tempo 3/2 ne troveremo tre.

quartine

Esempio A)

esempio A

Esempio B)

esempio B

Ecco ora un brano in tempo 2/2: attenzione alla quinta misura, dove appare un cambio di tempo.

some love coffee

Ecco il file per controllare la solmisazione e l'intonazione: la melodia è preceduta da due pulsazioni e dal suono della funzione m:

Some love coffee

Il brano utilizza la scala di s pentatonico: l'informazione si ricava dalla presenza di solo cinque funzioni (scala pentatonica) e dal fatto che il brano termini con la funzione s

Ecco ora due esercizi di lettura degli intervalli simili a quelli già svolti per le due scale pentatoniche di d e di l.
Primo esercizio: cantare gli intervalli discendenti, iniziando dai più piccoli, cioè cantando prima gli intervalli di seconda, poi quelli di terza...
pentatonica di s

Ecco il file per controllare: gli intervalli sono preceduti dalla intera scala discendente.
note

Secondo esercizio: cantare gli intervalli ascendenti, sempre leggendo sullo schema della scala e iniziando dai più piccoli, cioè cantando prima gli intervalli di seconda, poi quelli di terza...
Ecco il file per controllare: gli intervalli sono preceduti dalla intera scala ascendente.
note

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