Iniziamo la lezione ascoltando un frammento dalla sinfonia n.9 "Dal nuovo mondo" di Antonin Dvorák:
Ecco la partitura nella tonalità originale:
La difficoltà rappresentata dai cinque segni di alterazione dopo la chiave di violino si elimina con la solmisazione: è sufficiente sapere dove posizionare il do relativo sul pentagramma. Quando,
come in questo caso, sono presenti bemolle, il do va posizionato al posto del penultimo. Se la lettura risulta ancora scomoda, perchè il do si trova lontano dalle note
del brano, sarà sufficiente individuare il do all'ottava inferiore. A questo punto è possibile eliminare sia la chiave di violino (che indica la posizione del suono assoluto SOL sulla seconda riga) sia le alterazioni in chiave.
Le tre note indicate nel terzo pentagramma sono d m s , da tenere sempre presenti prima di iniziare a leggere.
Ora provate a riascoltare il frammento leggendo la partitura in solmisazione: potrete controllare poi la vostra lettura con la partitura ritmico-letterale.
Se in chiave è presente un solo bemolle, il do mobile va posizionato nel primo spazio. Tenete presente che le alterazioni in chiave si contano nel normale senso di lettura, da sinistra a destra. Le righe e gli spazi del pentagramma si contano dal basso verso l'alto.
Nel frammento di Dvorak appare il punto di valore, al quale avevamo già accennato nella undicesima lezione. Il punto posto a destra di una nota ne incrementa il valore (la durata) del 50%.
Come sopra indicato, la lettura ritmica può essere effettuata pronunciando "TA I TI" e facendo attenzione a non accentare il cambio della vocale da a ad i: si tratta infatti di un unico suono (formato dalla somma delle due durate TA e TI). Se il ritmo viene eseguito battendo le mani, è possibile segnalare il prolungamento del quarto con un leggero movimento del polso, tenendo le mani unite.
Eccovi ora un esercizio di lettura:
Dopo averlo eseguito, battendo le mani o la matita sul tavolo e pronunciando la sillabazione (ta iti ta...), potrete controllare il risultato ascoltando il file:
In realtà in questo caso, anziché il prolungamento dei suoni, l'autore ha indicato alcune pause. Al posto del punto di valore (che prolunga la nota del 50%, quindi di un ottavo) troviamo la pausa di ottavo, che assomiglia ad un sette.
Ecco le due versioni a confronto: